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Cold Reading

“Chissà cosa sta pensando in questo momento?“, “Cosa darei per sapere cosa gli sta passando per la mente“. Quante volte abbiamo noi stessi ripetuto una di queste frasi! La cold reading, o lettura del pensiero a "freddo", è l'arte di sapere ciò che è nella mente di una persona. Sembra impossibile una simile cosa, difatti, è necessario fare una puntualizzazione: la definizione afferma "Ciò che è nella mente della persona" e non cosa sta pensando nel momento! Questo significa che il "lettore" potrà riferirsi a qualsiasi periodo e aspetto della vita di qualcuno.

Per   l'ipnomentalista   apprendere le tecniche di "lettura a freddo" è utile per due motivi:

migliorare l'osservazione delle persone, al fine di stabilirne la personalità, migliorare la capacità di stabilire empatia.

Molti testi che parlano di questa disciplina, sottolineano molto la capacità di osservazione e del linguaggio non verbale. In effetti il "lettore" trae la sua prima serie di informazioni attraverso l'aspetto del soggetto, il modo di gesticolare e di parlare, come usa lo sguardo ecc.


L'osservazione quindi risulta essere importante, tuttavia non è l'unico aspetto da tenere in considerazione, l'altro, altrettanto fondamentale, si riferisce a l'uso del linguaggio. Sarà proprio quest'ultimo ad essere approfondito in questo capitolo, dato che di comunicazione non verbale abbiamo già accennato in precedenza.



cold reading
Cold reading


La lettura "a freddo" rappresenta, per certi versi, una specie di linguaggio ipnotico, in grado di creare un alto livello di coinvolgimento emotivo. Esso, oltre ad una buona dose di osservazione, necessita della conoscenza di forme linguistiche specifiche. In maniera simile al linguaggio ipnotico, questa pratica usa delle affermazioni capaci di coprire molte alternative o reazioni della persona. A differenza dell'ipnosi però, non si cerca di persuadere o di stimolare fenomeni fisici, bensì di creare emozione, interpretando la personalità di chi sta di fronte. Una volta creatosi un simile contesto emotivo, la persona tenderà ad aprirsi, riducendo il pensiero critico, il quale spesso arriva anche ad aiutare la lettura stessa, come se la persona provasse piacere nel ricercare congruenze in ciò che le viene detto. In effetti, il nostro cervello tende spontaneamente a creare connessioni tra informazioni apparentemente scollegate, talvolta arrivando a farlo anche laddove in realtà non esistono. Tutto sta nel creare una condizione in cui ciò possa avvenire.



E evidente che, per i nostri scopi, l'obiettivo non è quello di mettersi in testa di compiere una lettura del futuro o del passato a qualcuno, ma di apprendere soltanto le tecniche linguistiche, così da aumentare il feeling con i nostri interlocutori, generando interesse. In pratica, è necessario imparare la cold reading ed usarla in maniera indiretta e invisibile. Per questo scopo non è certo necessario l'uso di tarocchi, carte o altri strumenti divinatori, ma semplicemente l'uso delle tecniche linguistiche e dell'osservazione. L'osservazione, nella cold reading, non riguarda soltanto il linguaggio non verbale, necessario per accorgersi se stiamo procedendo bene ma anche, a primo acchito, per capire chi si ha di fronte. E' infatti importante farsi un'idea del tipo di personalità della persona dalle informazioni che evidenzia a partire da abbigliamento, espressioni verbali, modi di fare, eloquio, ecc.

Ti aspetto per condividere con te i segreti e le migliori tecniche che sportivi di successo, top manager, personaggi del mondo dello spettacolo, aziende, ma soprattutto i tantissimi individui con cui lavoro ad ogni master, utilizzano per migliorare la propria vita ogni giorno.

Un caro saluto

Roberto Deidda Damus

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