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Immagine del redattoreRoberto Deidda Damus

Secondo me non sai ascoltare bene l'altro!

Nella tua professione ti trovi a dover ascoltare molte persone ogni giorno, forse sei uno psicoterapeuta, uno psicologo, lavori nelle relazioni d’aiuto, potrebbe essere che tu sia un counselor, o forse un venditore. Ritieni che il tuo modo di ascoltare i pazienti o clienti sia abbastanza buono? E se ti dicessi di no?


Ti dico 5 ragioni per cui credo questo:


1) Quando l’altra persona parla, potrebbe mentire! Magari si vergogna di dire certe cose, o la sua mente razionale non accetta quello che le sue emozioni vorrebbero dire. Se il cliente ti sta mentendo è molto difficile mantenere una comunicazione autentica con lui. Che cosa fai in questo caso? Come si può scoprire se il cliente sta mentendo?


2) Passi ore e ore a sentire racconti e storie, che non sempre portano a qualcosa, e ci vuole a volte troppo tempo prima che un contenuto utile emerga. Non sarebbe più utile avere uno o più strumenti che aiutano il cliente a far emergere più rapidamente quello che serve così da poter dedicare più tempo ad un intervento di sostegno?


3) Sai qual è uno dei problemi maggiori che hai nella tua professione? La gestione del tuo tempo. Probabilmente lavori facendoti pagare ad ore. Più ore si sprecano per seguire racconti che portano al nulla e meno clienti puoi vedere ogni settimana, la conseguenza? Più ore spendi e meno incassi economicamente.


4) Hai notato che quando i clienti ti raccontano molte delle loro storie a fine giornata ti senti esausto? Come se qualcosa di loro, dei loro problemi si fosse attaccato a te profondamente appesantendoti? Sicuramente sei stato preparato ad affrontare queste situazioni, eppure nonostante questo, tantissimi professionisti come te incorrono nella cosiddetta sindrome di Burn-Out. Lo stress infatti è micidiale, e ti forza a prenderti a volte dei lunghi periodi solo per riprenderti. Se ci fosse un modo per ridurre gli spiacevoli effetti collaterali di questa sindrome?


5) Sei davvero sicuro che ascoltare sia il modo migliore per sostenere il cliente? In realtà il vero motivo del disagio del cliente lo sa la mente conscia. Contrariamente a quello che la mente del cliente crede sia la causa, il vero motivo è nascosto al di sotto della soglia cosciente del cliente, e se questo motivo non viene fuori, arrivate fuori strada. 

Non sarebbe utile avere un modo per comunicare direttamente con la mente inconscia del cliente, in modo diretto, facile, sicuro, e rapido? E che sia semplice da apprendere e in poco tempo, senza dover imparare di nuovo ore ed ore di teoria?


Per rispondere a tutte queste domande, non sarebbe bello trovare un modo per:


- Ridurre lo stress e il carico di lavoro che ogni giorno affronti. 

Aumentare il numero di clienti che vedi ogni settimana, MA tenerli meno a lungo.

- Diventare più efficace nei tuoi interventi, aiutando maggiormente il cliente e sostenendolo verso il cambiamento. 

- Avere a disposizione un linguaggio e una tecnica d’ascolto di maggior impatto, quasi come se la tua comunicazione fosse…ipnotica. 

- Creare una maggiore fiducia del cliente nei tuoi confronti

- Comprendere realmente cosa pensa l’altro leggendo i suoi segnali consci e inconsci in tempo reale, come se potessi quasi leggere nel suo pensiero. 

- Aprire nuove porte e nuove possibilità di intervento che prima non ritenevi nemmeno possibili 

- E infine…guadagnare di più!



Ascoltare l'altro


Mi chiamo Roberto Deidda, in arte Damus, e sono il direttore dell’Accademia di Ipnomentalismo. L’ipnomentalismo nasce da una mia intuizione che unisce gli ambiti dell’ipnosi da dimostrazione e del mentalismo per darti una sintesi che ti fornisce in pochi weekend potenti strumenti da usare subito.


L'Ipnomentalismo è un approccio che permette di stimolare in buona parte delle persone l’entrata in uno stato di coscienza più funzionale, adatto al mettere nelle condizioni di essere aiutate e sostenute. Utilizzate da forse più di un secolo dagli artisti da palcoscenico, diventa ora, grazie al nostro lavoro di ricerca, anche patrimonio dei professionisti della psiche.


Questo approccio non ha il fine di fare spettacolo, ma di dare finalmente ai professionisti interessati ad utilizzare l’ipnosi nella loro pratica quotidiana, il possesso di uno strumento realmente efficace. 


Quasi nessuna delle decine di Scuole di Ipnosi esistenti in Italia insegna realmente ad ipnotizzare in un modo che sia veloce, pratico, chiaro e applicabile subito. 

Inoltre, cosa c'entra il “mentalismo"? C'entra, eccome. Il Mentalismo è un approccio che ha origine nel mondo della prestidigitazione, in cui si usa cioè la “magia mentale”, ed è quello che ti permette di intuire se una persona andrà subito in trance ipnotica o meno.


E l’approccio che ti permette di creare anticipatamente le condizioni perché le induzioni abbiano sempre successo, è quello grazie al quale l'ipnotista crea nel soggetto uno stato di “stupore” tale da renderlo immediatamente accessibile allo stato di ipnosi.


Non serve che aggiunga altro, ora tocca a te, se hai letto fino a qui vuol dire che sei interessato, a migliorare la tua pratica con questi nuovi ed efficaci strumenti, per cui iscriviti ora, prima che l’aula sia piena.

Ti aspetto in aula!  Un abbraccio da Roberto.

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