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Immagine del redattoreRoberto Deidda Damus

L'ipnosi e il potenziamento degli strumenti dell'attore

Aggiornamento: 9 mar 2019

Gran parte di quelle facoltà utili a mestieri che necessitano di una forte componente creativa (come ad esempio il mestiere dell’attore) sembrano controllarsi meglio e quasi direttamente in ipnosi.

Grandi vantaggi, ad esempio, si possono ottenere dall’ipnosi in ambito mnemonico.

Tralasciando le note differenze sui tipi di memoria, in ipnosi quell’enorme riserva di ricordi che alberga nella zona più profonda del nostro cervello può essere attivata e da essa si possono recuperare “file”cancellati o ritenuti non coscienti (inconsci).



Flavio Oreglio
Flavio Oreglio


La capacitàdi un individuo di ricordare eventi passati è superiore durante lo stato ipnotico rispetto a quanto non sia possibile nello stato di veglia.

In ipnosi la persona ricorda (con grande precisione a volte) episodi che vanno da momenti banali temporaneamente cancellati a episodi risalenti ai primi mesi di vita.

In molti casi il ricordo è conforme alla realtà dei fatti, in altri aumenta o si deforma con costruzioni fantastiche e distorsioni più o meno evidenti della realtà(doppia-realtào pseudo-realtà) con le quali la psiche comunica un suo contenuto. Il ricordo non reale, o parzialmente reale, va inteso come espressione del suo inconscio e quindi ha una ragione precisa di essere.

Esiste inoltre una parziale o totale amnesia che può essere sia spontanea sia indotta da un comando dell’ipnotizzatore.

E’noto quanto il mestiere dell’attore si basi proprio dalla memoria.

Per “memoria dell’attore”non parliamo, banalmente, della memoria utile a ricordare un copione ma di quel tipo di memoria emotiva che rende le parole di un drammaturgo vive, vibranti e ricche di significato.

Parte del processo Stanislavskiano di “reviviscenza”si basa proprio sul “riportare in superficie”emozioni provate molto tempo prima ed usarle a scopi drammatici, sostituendo ed avvicinando l’attore al personaggio.

L’attore è però anche una persona, con la propria quotidianità e i propri problemi: non sempre il lavoro “sensoriale”e di ricerca emotiva è facile ed immediato.

L’ipnosi può portare importanti benefici alla memoria dell’attore accompagnandolo in zone remote della mente, guidandolo attraverso il processo di riscoperta delle emozioni ed aiutandolo a distinguere ricordi “autentici”da ricordi “fasulli”.

Inoltre, i meccanismi dei processi intuitivi sono completamente attivati in ipnosi e questa èun’ottima via per comunicare o stimolare nell’ipnotizzato alcune “strade di ricerca alternative”.

L’intuizione permette di arrivare làdove la razionalitàsi ferma: sotto ipnosi infatti alcune “esplorazioni emozionali”particolarmente complicate possono essere effettuate agilmente dall’ipnotizzato grazie all’uso di metafore e simboli presenti nell’induzione.

Come per la meditazione quindi, la confidenza da parte dell’ipnotizzato verso la parte piùprofonda della mente può portare importanti miglioramenti sia in termini mnemonici (sensoriale ed emotiva), intuitivi che in termini di concentrazione.

Memoria, intuizione e concentrazione sono gli strumenti principali dell’artista del palcoscenico.


Al prossimo articolo

DAVIDE CALABRESE

attore, regista, cantante e ipnotista da palcoscenico

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