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Immagine del redattoreRoberto Deidda Damus

NELLA TANA DELLA MENTE. ACCORTEZZE E TECNICHE

La scorsa settimana ti ho dato tutti gli strumenti per indirizzare nel modo giusto la lettura della mente. Ti ho spiegato come riconoscere il profilo che hai di fronte ed agire di conseguenza. Oggi procederemo fino a vedere cosa accade quando ci si addentra nella mente del prossimo e come comportarsi per fare il suo bene, perché è l'unica cosa che conta. Come detto nell'ultimo articolo (che ti consiglio di recuperare qui nel caso in cui te lo fossi perso), è importantissimo rapportarsi al cliente con un approccio basato sulla sincerità e l'altruismo, come auspicato da Milton Erickson, il padre della lettura del pensiero contemporanea.




Ora che sai cos'è e quando applicare l'ipnomentalismo, dovrai metterlo in pratica con le giuste accortezze. Innanzitutto ricorda Metti da parte le frasi di comodo o poco incisive: ogni singola parola deve essere quella giusta al momento giusto, con la giusta tonalità e necessariamente evocativa per il soggetto. Sii propositivo ed ottimista. Se non sarai positivo l'altra persona si stancherà di ascoltarti molto facilmente e perderà interesse in ciò che gli stai dicendo. Ma la cosa più importante è riuscire sempre a procedere dal generale al particolare, quindi iniziando con frasi ambigue e generiche per poi stringere il ventaglio di opzioni ad imbuto, fino ad arrivare a quella giusta. In questo modo potrai aggiustare il tiro sempre di più basandoti sui riscontri che ti darà il soggetto, fino al momento in cui avrai il calco perfetto della sua personalità e delle sue caratteristiche. Così facendo potrai assestare le tue frasi e mitigarle anche con il loro opposto se

dovesse servire. Vedremo più avanti come. In ogni caso devi tener presente che nessuno è infallibile e tu non fai eccezione! Sarebbe impossibile inquadrare alla perfezione una persona senza mai averla vista prima e dirgli esattamente ciò che vorrebbe sentirsi dire alla prima botta. Accetta i tuoi errori ed impara come ribaltarli a tuo favore. Per finire, ricordati sempre che tutte le cose che apprenderai tramite l'ipnomentalismo saranno informazioni personali estremamente delicate e dovrai trattarle in quanto tali, con il giusto rispetto. Sii premuroso con il tuo interlocutore!


Ti accorgerai velocemente che le persone inizieranno pian piano a fidarsi di ciò che dici e

presteranno sempre più attenzione alle tue opinioni, perché capiranno che potrebbero esserle utili.

Data la delicatezza del tuo ruolo, capisci bene che dare consigli chiari e diretti potrebbe essere contro indicativo. Piuttosto, dovresti essere capace di far arrivare il cliente ad una sua personale risoluzione del problema, come conducendolo per mano ad una strada che solo lui può percorrere, ma che ancora non conosce. È un approccio che potrebbe ricordare molto il dialogo socratico.

Socrate, infatti, accompagnava i suoi interlocutori alla verità, fino al momento in cui la

raggiungevano da soli, attraverso le sue domande. Il tuo approccio dovrà essere molto simile. È per lo stesso motivo, va da sé, che sono preferibili domande aperte a quelle a risposta chiusa e concisa.

Alcune domande tipo che potresti porgere potrebbero essere, ad esempio: "sei contento dei tuoi amici?", "ti piacerebbe conoscere nuove persone?", "Sei convinto che questa potrebbe essere la soluzione alle tue insicurezze?". In tal modo darai al tuo interlocutore la possibilità di parlare e di elaborare i suoi ragionamenti.


Una volta appuntate queste accortezze sarai pronto ad apprendere le cinque tecniche fondamentali che ti permetteranno di capire in pochi istanti con chi hai a che fare, e portare avanti la lettura della mente di conseguenza.


La prima di queste tecniche potrà sembrare in un certo senso scontata, ma è più difficile di quanto sembri: l'eco ritardata. Questa tecnica si basa sull'assunto che a tutti in fondo piace parlare di sé e nel farlo comunichiamo informazioni. Tutto ciò che dovrai fare sarà cogliere queste informazioni e memorizzarle. Qualche attimo dopo potrai farle riemergere dal discorso, stando ben accorto a non utilizzare le parole identiche a quelle che aveva utilizzato il tuo cliente nel comunicartele, così che non ricorderà di avertele dette lui. In questo modo avrà l'impressione che hai intuito delle informazioni che non avresti mai potuto sapere.

La seconda tecnica da tenere a mente è l'utilizzo dei complimenti. Il giusto complimento è uno strumento formidabile, perché orientativamente ci si può identificare chiunque. Ad esempio, a tutti piace sentirsi definire amichevoli, laboriosi, intelligenti, positivi, etc. In alcuni casi potresti addirittura modellare i complimenti a seconda del sesso o della cultura del soggetto.





La terza tecnica è definita CAP e consiste nell'individuare una qualità e mitigarla con un difetto opposto, in modo tale da essere applicabile pressoché a tutti. Ad esempio: "sei molto intelligente, ma a volte perdi le staffe e il tuo giudizio si annebbia".


La quarta tecnica prende il nome dal circense Phineas Taylor Barnum e si chiama, per l'appunto, Barnum ed è forse la più curiosa, perché procede in modo per certi versi opposto a quanto detto finora. Si basa su un'affermazione molto specifica a cui raddrizzare il tiro a seconda della risposta dell'interlocutore. Per applicarla dovrai essere molto attento al feedback che ti dà il soggetto, alle sue parole e anche ai suoi più piccoli gesti. Ad esempio: "Sei molto accondiscendente – risposta negativa –, ma sai essere anche molto duro con te stesso a volte".


La quinta ed ultima tecnica che vi presenterò quest'oggi è quella Delle sette età, e si basa sull'assunto che ognuno di noi tende ad avere determinate idee e concezioni del mondo a seconda del periodo della vita che sta vivendo. Conoscere gli schemi mentali che guidano i pensieri di un uomo a seconda dell'età può darti la chiave di lettura alle menti di chiunque. Ovviamente non serve sapere l'età precisa del soggetto, ma basta una stima credibile. La prima età arriva ai 18 anni, la seconda età va dai 18 ai 22 anni, la terza dai 22 ai 30, la quarta dai 30 ai 35, la quinta dai 35 ai 45, la sesta dai 45 ai 55 e la settima dopo i 55. Ad esempio, la seconda età è caratterizzata dall'ingresso nella vita adulta: in questi anni i ragazzi tendono a sperimentare cose nuove e a cercare di dare

prova di poter reggere il confronto col quotidiano. O ancora, la quinta età è spesso un crocevia e anche le persone che hanno già sistemato la loro vita talvolta cercano di cogliere quanto più possibile dal loro tempo libero.


Attraverso tutte queste tecniche e accortezze che ti ho mostrato diventerai un ottimo ipnomentalista, ma dovrai allenarle nel modo corretto. Io posso aiutarti a limarle fino a renderti padrone della tua mente e di quella degli altri, a patto che tu ne faccia buon uso.


Roberto Deidda Damus

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